Dall’ormai lontano 5 giugno ho praticamente passato una sola settimana intera a casa mia con Marta. Da quel giorno lontano ormai 2 mesi ho cominciato a girare come una pallina da flipper per l’immensità di questo paese che pare un continente. Praticamente ho coperto la maggior parte dei capoluoghi di provincia… interessante direte voi, si rispondo io ma sono stanco tanto stanco.
In tutti questi trasferimenti siamo costretti a usare aerei dell’ONU per colpa della saggia decisione dell’UE di blacklistare tutte le compagnie di aviazione congolesi, succede cosi che per andare da un posto ad un altro lontani solo 1h30 tocca fare 7-8h di viaggi con scali dappertutto.
Succede anche che a volte non ti imbarchi perché manca posto o all’ultimo momento si é rotto qualcosa e varie ed eventuali, quando succede in posti remoti si rischia il collasso psicologico ma questa volta il Divino ha voluto che succedesse nel miglior posto possibile tra i diversi scali: Entebbe!
Entebbe é l’aeroporto di Kampala, Uganda, ed é visto come l’Eldorado per noi espatriati in Congo. Quando arrivi a Entebbe tutto sembra più bello, pulito, luminoso. E soprattutto esiste la civiltà! Negozi, trasporti, ristoranti e tutto cio’ che difficilmente trovate in Congo e quando lo trovate costa un occhio della testa.
Beh, era un venerdi e l’assistente di volo UN mi dice: “I’m sorry, no flight to Kisangani, you can stay either here in Entebbe or going back to Bukavu”. Non ci potevo credere, me l’ha ripetuto 2 volte e un sorriso ha cominciato ad apparire sul mio volto… un weekend pagato ad Entebbe!!!!!
E non ho perso occasione per fare dello shopping informatico a Kampala, consiglio Bombo Road e per avventurarmi in un’impresa che da tanto volevo fare: rafting alla sorgente del Nilo.
Lasciamo parlare le foto: