Cosi viene chiamato il Kenya dai bianchi che vivono l’Africa per diverse ragioni. Ed in effetti andare in ferie in Kenya dalla Rep. Dem. del Congo è come tornare in un mondo molto più vicino al nostro dove ogni cosa è difficile da fare o da organizzare.
Se in Kenya ti dicono che l’autobus parte alle 7 am , alle 7 l’autobus parte, se chiami per prenotare un taxi e gli dici un ora precisa il taxi al massimo con 10′ di ritardo è là. Per i canoni congolesi questo si chiama LUSSO!
A parte le differenze sociali, economiche e storiche il Kenya merita davvero, io sono innamorato di Mombasa città araba indiana e soprattutto città vera con un centro storico fatto di viuzze sporche e odorose, un massiccio forte portoghese, una baia azzurra e un bel venticello che ti fa dimenticare la temperatura comunque elevata.
Lamu è una piccola isoletta verso il confine con la Somalia, una delle prime città fondate dagli arabi che scendevano dalla penisola per commerciare e che poi sono arrivati fino a Kindu in RDC a caccia di schiavi, sono gli Arabi a cui Stanley chiese del "grande fiume" in mezzo la foresta e come arrivarci.
A Lamu ci si rilassa, si prende il sole, si mangia pesce e si vedono culture arabo anglo africane mischiate
E’ un passaggio obbligato l’hotel Peponi, che in swahili significa paradiso e una crociera fino alla fine della baia su un dhow
