from London to Stirling

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Ok sono una scheggia impazzita, pensate quello che volete, in questo
momento di passaggio fra l’adolescenza e l’adolescenza tardiva (per non dire
adultità) piu’ che mai le critiche mi deprimono. Ma non è del mio mondo
interiore che voglio discutere ma dei comportamenti che metto in atto e delle
scelte che faccio, nella migliore delle tradizioni comportamentiste basiamo
l’analisi su dati della realtà.

Victoria Coach Station ore 23.00 parte la "corriera" che mi
porterà a Stirling, profondo Nord del Paese, destinazione –> calda ed
accogliente casa della famiglia Bradley.

Partenza da casa di un noto attivissimo attivista ore 10.02, alla vicina
stazzione di Homerton il trenino dell’overground ci passa davanti senza
degnarci di uno sguardo…di aspettarci nn se ne parla…d’altronde anche
Guccini (anche lui era fascista?…It’s a joke)  lo diceva che la
locomotiva è un mostro strano. Comincia un’odissea di mezze scene isteriche
(mie) e corse da super eroe (sue), bisogna dire che non è la prima volta che il
noto attivista si dimostra abile nel gestire le mie ansie…oltre che a
generarle le sa anche gestire…per lo meno non mi lascia nella cacca. In
questo frangente oltre alla gestione dell’ansia e del battito cardiaco
accellerato prodotto da corse affannate con 14 kg sulle spalle, spesso quelle
del gia’ citato attivista, mi rendo conto che la mia decision making è alquanto
in difetto….nothing new! Decidiamo di prendere il 38 ad Hackney central, ci
passa davanti senza fermarsi, corriamo alla fermata successiva. Dopo poco
l’autobus si ferma e l’autista sgrida un passeggero che mette le zampe sul
sedile, un’ubriaco nn vuole tirare fuori la card degli autobus e questiona con
l’autista, prendiamo tutti i semafori rossi….

…due cambi di metro…

 …arriviamo alle 23.02 alla stazione, l’attivista col suo fluent
english ferma la "corriera" e io salgo sudatissima e felice, ormai
non ci speravo piu, il secondo autista mi guarda e farfuglia qualcosa tipo:
" hai visto quanto ti abbiamo aspettata" (2 minuti) e io con sguardo
da angelo sudatissimo rispondo un "sorryyyy" da premio mondiale della
paraculaggine!

Chiaramente nn ci sono posti con due sedili liberi, la mia preda sarà
un’anziana signora che mi ispira sicurezza che dopo due minuti farfuglia
"where are you going" me "Stirling" she:" me too"
(me:"fuck")sognavo già di potermi spalmare il prima possibile su due
sedili di legno della national express… il viaggio dura 9h45m…ad ogni modo
non c’e’ speranza la "corriera" si riempe dopo le prime due fermate.

Dopo circa due Km alcuni
rumori provenienti dal fondo disturbano anche il secondo autista (peso 120 kg)
che torna davanti tenendo per il colletto un ragazzino con una lattina di birra
in mano e dicendo che non è permesso bere, fa fermare l’autobus e lo butta fuori…il
ragazzo era nero, informazione per me irrilevante non so quanto per l’autista e
per il resto del pulman che si esibisce in un applauso liberatorio, io cerco di
addormentarmi fra la gestione dello spazio limitato sul sedile di legno e
quella dei mie pregiudizi e dei mie limiti…mi metto un’altro paio di
occhiali…

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